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Sonno profondo

Chiudi la giornata, riposa davvero

Trasformiamo l’energia residua in calma: respiro, corpo e immagini che ti accompagnano verso il letto.

Come usare questa guida

Usa questa pagina come un set di opzioni, non come compiti. Non devi fare tutto. Devi trovare una sola svolta utile adesso, poi ripeterla abbastanza da renderla tua.

  • Leggi i 3 punti della sessione e scegli quello che corrisponde al tuo momento.
  • Prova una tecnica per 2 minuti (a tempo, imperfetta, fatta).
  • Se aiuta, tienila. Se non aiuta, cambia categoria (respiro, corpo, attenzione).

Cosa succede nella sessione

  • Disinnesca la corsa.

    Respiri lunghi per dire al sistema nervoso che può rallentare.

  • Allinea il corpo.

    Rilasci mirati per spalle, mascella e colonna.

  • Immagini morbide.

    Visualizzazioni calde per cambiare dialogo interno.

Cosa aspettarti

Ti aiutiamo a uscire dall’iperattivazione: alleggeriamo muscoli e mente e usiamo immagini semplici per scendere verso il sonno.

Se vuoi una guida semplice per iniziare a meditare (e costruire una pratica base), parti da: Come meditare .

Se il punto critico è quando spegni le luci e la testa non molla, prova questa routine da 5 minuti già a letto . Poi scegli: Respirazione 4‑7‑8 se ti senti “acceso”, oppure Body Scan se ti serve soprattutto ammorbidire e scendere.

Se invece il respiro resta “alto” nel petto, parti da respirazione diaframmatica per 2 minuti e tieni tutto piccolo e calmo.

Quando usarla

Negli ultimi 10‑20 minuti della serata, o quando senti che la mente “corre” appena ti metti a letto. Se arrivi dal lavoro teso o dopo molto tempo davanti allo schermo, aggiungi un minuto di rilasci per spalle e mascella prima del respiro.

Sequenza tipo (4‑10 minuti)

  • 1‑2 minuti di espirazione prolungata (es. 4‑6) o respirazione diaframmatica per segnalare al sistema nervoso che può rallentare.
  • 60 s di rilasci morbidi: spalle verso il basso, mascella che si ammorbidisce, lingua appoggiata al palato.
  • 1‑3 minuti di respirazione coerente 5‑5 o 4‑6: scegli il ritmo che ti sembra più naturale.
  • 2 minuti di immagini calde e semplici (un luogo sicuro, luce che si abbassa, corpo che si fa più pesante sul materasso).

Consigli pratici

  • Luci: abbassa la luminosità 30 minuti prima, evita schermi luminosi nei 10 minuti che precedono la routine.
  • Corpo: se senti le gambe “elettriche”, prova 5 contrazioni leggere dei polpacci, poi rilasciali.
  • Voce interna: sostituisci “devo dormire” con “mi concedo di riposare; il corpo sa cosa fare”.

Errori comuni da evitare

  • Forzare la respirazione: meglio un ritmo leggermente più veloce ma sostenibile che uno lento e faticoso.
  • Cercare di “spegnere” i pensieri: lascia che passino sullo sfondo mentre riporti l’attenzione a respiro e sensazioni.
  • Restare seduti a lungo: se puoi, fai gli ultimi minuti già sdraiato per favorire il passaggio.

Con pochi minuti, ripetuti con costanza, il corpo impara l’associazione: espirazione più lunga → attivazione che scende → immagini tranquille → sonno che arriva. Se una notte non funziona, non insistere: fai due cicli di 4‑6, cambia posizione e riparti da un’immagine semplice. La pratica resta gentile e adattabile al tempo che hai davvero.

Prova da qui

Tecniche adatte a questo momento

Queste sono le mosse più rapide e a bassa frizione che usiamo spesso in questa situazione. Inizia con una. Se vuoi più profondità, poi apri il Toolkit delle tecniche.

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